martedì 10 gennaio 2012

IMMATURI-IL VIAGGIO quando il mercato “impone” il sequel


Il mediocre film di un buon regista di commedie come Paolo Genovese, ha un artefice per nulla occulto che da sempre ma ancor di più negli ultimi anni condiziona il livello artistico e non solo quello economico della cinematografia italiana in particolare: il “mercato”, e più precisamente il “botteghino”. Una marea di inutili sequel (lett. “seguito”) vengono riversati nelle sale italiane per attirare coloro a cui era piaciuta la pellicola originaria, naturalmente sempre e solo che nel primo caso gli incassi abbiano portato a sbancare i botteghini. Immaturi del 2011 era un film divertente con una trama abbastanza originale, non parliamo di commedia di altissimo livello narrativo o stilistico ma certamente di buona fattura e di discreta scrittura che non si limitava all’accozzaglia di sketches e al magnetismo di un cast popolarissimo; il sequel che ha inaugurato il 2012 cinematografico invece è dimenticabile e sa di già visto. Immaturi – il viaggio è simpatico, qualche risata te la fa fare soprattutto grazie a Maurizio Mattioli, ma l’inconsistenza e la mediocrità prevalgono in generale per una storia di viaggio in terra ellenica che è stata battuta una marea di volte dal cinema italiano,  e infatti il film in questione pare scopiazzare un po’ da Che ne sarà di noi di Giovanni Veronesi e in parte da Dillo con parole mie di Luchetti, a loro volta pellicole non memorabili. Il sequel diventa inutile se non addirittura deleterio quando il mercato ti costringe a girarlo nel breve termine, appena il film originario riceve riscontro positivo dal botteghino e si vuole battere il ferro finchè è caldo: l’immediatezza di tale necessità va a scapito della qualità dell’opera, quindi la sceneggiatura viene buttata giù senza starci troppo a riflettere, e la regia si adegua provando almeno a sfruttare ciò che viene messo a disposizione. Paolo Genovese ha dato il meglio quando ha diretto in coppia con Luca Miniero regalando due piccoli gioiellini cinematografici come Incantesimo Napoletano e Nessun Messaggio in Segreteria; grazie a queste ottime prove i due registi promettenti hanno spiccato il volo rispettivamente con Immaturi e Benvenuti al Sud conquistando riconoscimenti e popolarità, ma soprattutto l’attenzione dei grandi produttori e distributori…speriamo le loro scelte future non vengano condizionate da questa ingombrante attenzione che per ora li ha costretti a girare due sequel.


articolo pubblicato da NAPOLI.COM

 

Pasquale De Renzis

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