giovedì 10 novembre 2011

ELOGI E PREMI PER IL DOCUMENTARISTA PORTICESE MARCELLO SANNINO

 

Marcello Sannino è nato a Portici nel 1971; da qualche anno si è distinto nel panorama cinematografico italiano grazie ai suoi documentari, alle notevoli doti stilistiche e narrative che hanno fatto apprezzare lavori come “Decroux e il mimo corporeo” – “La passione Suessana” – “Humanitas”.
Il nome di Sannino comincia a girare tra gli addetti ai lavori soprattutto per merito de “L’ultima Treves”, documentario del 2007, in cui con ottima tecnica registica si narra il lungo cammino di protesta, iniziato il 20 agosto del 2004, contro la chiusura della storica Libreria Internazionale Treves di Napoli. Come sottolineato da alcuni critici la narrazione ricorda lo stile documentaristico degli anni ’70, del racconto delle battaglie ideologiche e civili, e tale è divenuta col tempo la questione Treves coinvolgendo personaggi di spicco della cultura partenopea come Erri De Luca, Tullio Pironti e Gerardo Marotta, tutti presenti nella pellicola con i loro pensieri e i loro ricordi; da sottolineare l’emozionante intervento di Marotta che, anche grazie alle inquadrature di Sannino, coinvolge lo spettatore con la sua rabbia e il suo sguardo al limite del pianto , ed è importante notare come partendo dalla vicenda Treves il documentario renda chiaro il problema del ruolo del libraio nella società contemporanea, dove imperano centri commerciali e megastore, nonché le edicole, che vendono testi a prezzi stracciati oltre ad eliminare quasi del tutto il contatto umano tra il lettore e quello che storicamente più di un venditore è un intermediario culturale.
Se il lavoro del 2007 ha fatto conoscere Marcello Sannino nell’ambiente cinematografico, la sua ultima opera, “Corde”, ha confermato ed esaltato maggiormente le straordinarie qualità di videomaker e documentarista già espresse in precedenza: il documentario in questione è il ritratto viscerale ed emozionante di un giovane pugile, Ciro Pariso, dell’ambiente in cui vive e si allena, quartiere Ventaglieri a Napoli, delle persone che lo circondano e delle responsabilità che lo attanagliano e che gli insegnano a combattere fuori e dentro al ring con la medesima concentrazione e intensità anche quando oramai si sente sconfitto. Sannino segue la quotidianità e le vicissitudini di Ciro, interagisce con il protagonista della storia attraverso i dubbi e le emozioni che lo accompagnano e lo condizionano; descrive la storia del ragazzo con riprese del ring così come della vita quotidiana mettendo in parallelo il duro seppur nobile mondo del pugilato con la cruda realtà napoletana di chi deve faticare come può per portare avanti la famiglia cercando allo stesso tempo di non sacrificare i propri sogni e il futuro desiderato.
Ovunque è stato proiettato “Corde” ha riscosso successo e nei numerosi festival in cui è stato presentato ha ricevuto sempre menzioni speciali e riconoscimenti, dal Torino Film Festival al Napoli Film Festival.
Gli ultimi premi per Marcello Sannino sono giunti pochi giorni fa al Salina DocFest che gli ha assegnato il Premio Tasca d’Almerita e quello di Cinbema.doc, maggiore riconoscimento della manifestazione che quest’anno era dedicata al tema dell’identità, e a tal proposito uno dei giurati, Valerio Mastandrea, ha dichiarato di essere stato molto colpito da CORDE  “perché per un ragazzo che vive in un ambiente e in una società che non si accorgono di lui è difficile la ricerca di un’identità; dopo questa esperienza capisco ancor di più l’importanza della forma documentario, che ha un linguaggio più forte e più libero del cinema”.
Ciò che sorprende al giorno d’oggi è che i documentari restino comunque opere di nicchia senza mercato destinate ai circuiti festivalieri, quando va bene alle proiezioni in qualche cineforum o circolo culturale: nella televisione italiana, in cui lo spazio per il cinema va gradualmente riducendosi sempre più, esistono piccole roccaforti per i documentari che andrebbero difese come specie in via d’estinzione (Doc3 e la7Doc), la mia speranza è che le opere di Marcello Sannino prima o poi  arrivino al grande pubblico attraverso questi canali.

(articolo pubblicato sul periodico il mediterraneo e sul quotidiano on line Napoli.com)



Paco De Renzis

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