mercoledì 28 settembre 2011

Inceneritore di Napoli Est: la svendita della salute dei napoletani vale 400 milioni di euro

di Franco Ortolani
Ordinario di Geologia, Università di Napoli Federico II


La stampa odierna evidenzia che l’affare inceneritore di Napoli est vale circa 400milioni di euro che pagheranno gli stessi cittadini a favore di imprese già saldamente inserite nell’affare rifiuti della Campania. Si legge che la Provincia di Napoli garantirà al futuro gestore dell’impianto guadagni superiori a quelli che l’A2A percepisce attualmente per l’impianto di Acerra. Un affarone perché grazie agli incentivi CIP6, pagati obbligatoriamente dai cittadini con la bolletta ENEL, l’investimento iniziale, compresi i costi di gestione, sarà interamente recuperato nei primi otto anni di attività dell’impianto. Prevedendo che intorno al 2015 l’inceneritore potrà entrare in funzione, l’ammortamento degli investimenti avverrebbe intorno al 2023.
Ricordiamo che il Governo ha ritenuto necessario e urgente l’inceneritore di Napoli Est già con il DL 90 del maggio 2008; disinvoltamente, però, non ha fatto osservare la legge che ne imponeva la costruzione rilanciandone la urgente costruzione con una nuova legge, la n. 1 del 2011.
Le discariche sono quasi tutte sature per cui fra qualche mese si aggraverà ulteriormente il pericolo ambientale-sanitario.
Seguendo un preciso e collaudato copione, da qualche mese i rifiuti sono fatti accumulare lungo le strade come testimonianza di una grave emergenza rifiuti la cui soluzione può avvenire solo con la costruzione di tre nuovi inceneritori e un gassificatore ordinati dalla legge n.1/11. Grandi opere, grandi appalti, grandi affari. Per chi? Certamente non per i cittadini ma per l’affiatato gruppo bipartisan e “interrazziale” che finora ha lucrato sullo scandalo rifiuti in Campania. Non è una novità!
E’ ora che i cittadini campani comincino a chiedersi: - come mai vengono svenduti il loro territorio e la loro salute; - chi sono gli svenditori e gli interessi di chi fanno; - come mai la legge n. 1 del 2011 ha cancellato la realizzazione di ben quattro discariche (domanda retorica: erano irrealizzabili); - ma se erano irrealizzabili perché due anni e mezzo fa con il DL 90/08 erano state ordinate dal Governo? - per prendere ulteriormente in giro i cittadini campani garantendo loro una perpetua situazione emergenziale e di pre disastro ambientale-sanitario?; - sono già 17 anni che si fa questo spietato giochetto, fino a quando durerà?
Si dice che Gesù Cristo sia stato svenduto per 30 denari: da gennaio 2011 la svendita della salute dei cittadini napoletani vale circa 400 milioni di euro che saranno pagati dai napoletani stessi. Per ora!

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